Ogni bambino, ogni ragazzo, ogni individuo, interiorizza, elabora e struttura le informazioni che acquisisce dall’ambiente, con tempi, procedure e accorgimenti personali. L’apprendimento infatti è il risultato dell’interazione di elementi concomitanti e differisce in ogni persona, così come l’intelligenza non è un elemento biologico immutabile, ma è un elemento dinamico, plasmabile che può essere potenziato, sviluppato e sollecitato.
Il potenziamento cognitivo, svolto principalmente attraverso il metodo Feuerstein, parte proprio dal presupposto che la mente sia un'entità dinamica e quindi modificabile. Scopo principale è rendere il bambino consapevole dei processi che mette in atto, sia quando risolve dei problemi, sia quando pensa.
Il metodo, per essere efficace, prevede una mediazione e porta, se stimolato correttamente, ad una vera e propria modificazione strutturale del cervello umano, in quanto entità dinamica.
Il potenziamento cognitivo è fondamentale anche per l'allenamento dell'attenzione.
Sono previste sedute individuali per i bambini con problematiche cognitive conclamate, nei casi invece di bambini non affetti da ritardo cognitivo, ma che hanno necessità di incrementare le capacità di problem solving, si preferiscono sedute di gruppo, organizzate secondo l’età.
Modalità:
- incontri di gruppo per bambini normodotati
- sedute individuali per bambini con ritardo cognitivo o problematiche di altro tipo
Punti di partenza del metodo Feuerstein sono la consapevolezza della propria modalità di apprendimento e la convinzione che esista sempre un gap fra le proprie potenzialità e la loro espressione. Ci sono sempre risorse latenti che aspettano solo di essere attivate. Da qui prende spunto la teoria della modificabilità cognitiva strutturale. Secondo Feuerstein si può “insegnare ad imparare, imparare ad imparare” attraverso l’educazione cognitiva.
Il metodo di Feuerstein si fonda sulla riprogrammazione cognitiva del soggetto. Attraverso questo metodo si aiutano i ragazzi con problemi cognitivi, di apprendimento, di attenzione, di comportamento, di relazione, a migliorare, controllare e sollecitare le proprie competenze.
Si lavora sulle capacità deduttive, sulle abitudini cognitive, sulla comprensione, sulla capacità di orientamento, sull’analogia, sulle capacità di organizzare processi sempre più complessi.
Fondamentale in questo processo è la mediazione, supportata da un ambiente favorevole, da una spiccata sensibilità all’ascolto, dalla capacità di individuare i punti di forza e debolezza del soggetto, rispettando il suo stile cognitivo. Il metodo di Feuerstein privilegia la riflessione sui processi mentali, piuttosto che la trasmissione di contenuti.
Si utilizza un approccio prettamente cognitivo proposto a tutti i bambini - in età prescolare attraverso il BASIC e in età scolare con gli strumenti più adatti all'età del ragazzo - che presentano difficoltà nei seguenti ambiti: apprendimento, attenzione, carenza nel controllo dell’impulsività, relazione.
Si forniscono strategie di apprendimento e di problem solving utilizzando strumenti diversificati che vanno a stimolare le funzioni cognitive carenti.
(vedi potenziamento cognitivo-neuropsicomotricità)
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