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Gentilissima dottoressa Chiesa, le scrivo per avere un consiglio su una questione un po’ diversa da quelle trattate solitamente in questo forum. Sono la madre appena separata di due gemelli di 10 anni. La separazione è stata massacrante e non priva di colpi bassi, malgrado non abbia voluto chiedere nulla per me: gli ho lasciato la villa in Brianza, le auto, la moto e mi sono trasferita con i bimbi in un bel bilocale in città, tenendo solo la mia piccola utilitaria e chiedendo un modesto assegno di mantenimento per Adam ed Alex. Mio marito è un professionista affermato. Per sottolineare il suo status, nelle due settimane di vacanza che gli spettano, porterà i figli prima a Disneyland e poi ai Caraibi. Io invece li porterò dai miei genitori che hanno una casetta sul Garda, di più non posso permettermi. Cosa devo fare? Devo mettergli i bastoni fra le ruote adducendo scuse quando si devono richiedere i passaporti?
MartinaCara Martina, le separazioni sono sempre un evento traumatico per tutti, ma bisogna innanzitutto salvaguardare l’interesse e la serenità dei figli, che spesso non ce la fanno più a sentirsi “merce di scambio o bagagli” che i genitori si passano tra un litigio e l’altro. Per quanto difficile possa essere, cerchiamo di non metterci di traverso e comportiamoci per primi in modo civile. Al di là delle mete più o meno esotiche, passato l’entusiasmo, è la qualità del tempo che trascorriamo con i nostri figli a fare la differenza. Se riusciamo, asteniamoci da continue e asfissianti telefonate quando i bambini sono con l’altro coniuge, e non approfittiamo di questo momento per denigrare con i ragazzi il genitore assente. Promuoviamo, sosteniamo e pretendiamo un rapporto di reciproco rispetto.
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